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L’uscita del nuovo Dpcm sulla nuova riforma del reclutamento docenti era previsto per il 31 agosto, data di gran lunga superata e che sta slittando alle prossime settimane.

Il tanto vociferare su questo decreto è dato dal fatto che il Ministro Bianchi ha deciso di alzare il requisito di ingresso nel mondo dell’insegnamento a 60cfu, abbandonando definitivamente gli storici 24.

Gli aspiranti docenti si affrettano ad iscriversi ai corsi dei 24 cfu

Nel dettaglio, i 24 cfu saranno ancora richiesti e accettati per tutta la fase definita “transitoria” fino al 31/12/2024. Non a caso in questi giorni molti aspiranti docenti si stanno iscrivendo al corso dei 24 cfu, in modo che, con l’arrivo dei 60, ne dovranno integrare solo 36.

Ciò che ancora non è chiaro agli occhi di tutti è la natura dei 60 cfu, in quanto non tutti i crediti potranno essere ottenuti attraverso corsi formativi. 

L’unica notizia certa e positiva è la volontà da parte del Miur di procedere al calmieramento dei prezzi, pertanto le Università avranno un tetto massimo da non sforare.

Approssimativamente si pensa che i 60cfu saranno così costituiti:

– almeno 10 di area pedagogica.

– almeno 20 di attività di tirocinio diretto e indiretto.

– per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in classe non potrà essere inferiore a 12 ore.

Sono ancora poco chiare, quindi, le notizie in merito alla nuova riforma sul reclutamento dei docenti. 

Non resta che attendere il Dpcm ufficiale, documento del quale parleremo in maniera approfondita sul nostro blog non appena verrà approvato.

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