Lavoro: competenze professionali più richieste
Come cambierà il mondo del lavoro? Quali saranno le abilità e le competenze professionali più richieste dalle aziende nel futuro?
Non è semplice sapere con certezza quali competenze e studi saranno necessari un domani, ma non è difficile prevedere cambiamenti nel mondo del lavoro.
Il contesto in cui viviamo, infatti, subisce già una rapida rivoluzione dai processi di innovazione digitale e la situazione di emergenza ha comportato ulteriori cambiamenti: le realtà aziendali e i rapporti professionali si sono adattati alla situazione ed è molto probabile che queste modifiche persisteranno anche in futuro. Di conseguenza cambieranno anche le richieste delle aziende: il sistema di recruitment, i lavori e le competenze necessarie.
Dalla creatività all’intelligenza emotiva, ecco quali potrebbero essere le skills più richieste.
Pensiero computazionale e competenze digitali
Le aziende fanno sempre più affidamento su mezzi altamente tecnici, investendo nella trasformazione digitale, di conseguenza aumenta il fabbisogno di profili con adeguate competenze digitali.
Sta diventando prioritario, dunque, formare lavoratori capaci di affrontare le sfide dell’Industria 4.0, della robotica, dell’Intelligenza Artificiale e dell‘Internet of Things. Recentemente, infatti, nel campo formativo si parla di STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e SMAC (Social, Mobile, Analytics e Cloud): classi di materie fondamentali per una corretta alfabetizzazione digitale.
Intelligenza emotiva
Nel mondo del lavoro si sentirà sempre la necessità di un contatto con altri esseri umani, di conseguenza la capacità di controllare le proprie emozioni e l’empatia saranno ancora indispensabili.
Flessibilità e flessibilità cognitiva
In futuro assumerà maggiore rilevanza la capacità di adattarsi ai luoghi di lavoro in continua evoluzione e di aggiornarsi continuamente.
La flessibilità cognitiva consiste, poi, nel riuscire ad avere una mente elastica: è la capacità di destreggiarsi tra diversi metodi di pensiero. Più si è agili e maggiore sarà la possibilità di creare nuove associazioni di idee. Per sviluppare flessibilità cognitiva bisogna imparare sempre cose nuove e aggiornarsi.
Pensiero critico, capacità di giudizio e di prendere decisioni
In un contesto in cui sono aumentate le fake news sarà fondamentale sviluppare un solido pensiero critico nella valutazione delle informazioni. Inoltre, con lo sviluppo dei big data la capacità di giudizio e di prendere decisioni rivestirà un ruolo importante; anche perché il giudizio umano, capace di valutare tutte le sfumature di un caso, non potrà mai essere sostituito.
Competenze di data analysis
In concomitanza a questo la capacità di analisi dei dati e quella di comprendere in maniera rapida le tendenze saranno le più ricercate.
Creatività
Accanto a economisti, tecnici e scienziati le imprese avranno bisogno anche di competenze umanistiche, letterati, giornalisti, psicologi, sociologi: profili in grado di produrre idee e contenuti per raccontare aziende sempre in trasformazione.
Gestione delle risorse umane e leadership
La capacità di guidare un team con autorevolezza, motivandolo e incoraggiandolo sarà una delle caratteristiche più richiesta.
Soft skills
Un ruolo fondamentale sarà assunto dalle cosiddette “soft skills”, competenze legate alla sfera relazionale e comportamentale, come la capacità di collaborare, di interagire con i colleghi, di mediare e di comunicare in modo chiaro e non violento, esprimendo le proprie opinioni ed emozioni senza arroganza o passività.
Conclusioni
La rapidità con cui la società e il nostro modo di vivere si stanno evolvendo implica una preparazione, avere competenze sempre più specifiche e aggiornate per ricoprire posizioni nuove e molto probabilmente inesistenti. L’unico modo per stare al passo in un mercato del lavoro in costante evoluzione è aggiornarsi costantemente.
La formazione sta alla base dello sviluppo delle competenze dei lavoratori e dell’intero sistema produttivo del nostro Paese.